Opere, Volume 3Felice le Monnier, 1844 |
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Accademia della Crusca adoprata alcuni Alighieri animo antichi arte arti Autore avea bello Carlo Dolci certo ch'è chè chiace chiama chiunque cittadini colla coloro considerazioni costumi credere Crusca d'Italia d'ogni Dante debba dialetto dice dire Divina Divina Commedia esempio esso fama favella filosofia Fiorentino Firenze fortuna forza Francesco Guicciardini giudicio gloria gran Greci idee idioma illustre imitazione immagini indole ingegno intelletto istoria Italia Italiani latino leggi Leon Batista letteratura lettere libri lingua lingua latina lode luogo maggior medesimo mente Michelangiolo mortali mostra natura nazioni NICCOLINI nome nuova Omero opere opinione Orgagna parlare parole patria pensa pensiero pittura poema poesia poeta popolo possa potenza principio quei Quintiliano Raffaello Morghen ragione sarebbe scienza scritti scrittori scrivere scuola scozzese sembra sentimento sieno significato silfo Sofocle Stewart stile studj subietto sublime sventure Toscana trovare umano uomini uomo Vasari Vedi vero verso virtù vizj vocaboli volgare zione
Popular passages
Page 268 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L...
Page 248 - Tempo era dal principio del mattino; E il Sol montava in su con quelle stelle Ch...
Page 104 - Ancora, questo mio volgare fu introduttore di me ne la via di scienza, che è ultima perfezione, in quanto con esso io entrai ne lo latino e con esso mi fu mostrato: lo quale latino poi mi fu via a più innanzi andare. E così è palese, e per me conosciuto, esso essere stato a me grandissimo benefattore.
Page 248 - Siede la terra, dove nata fui, Sulla marina dove il Po discende Per aver pace co
Page 193 - La vostra nominanza è color d' erba Che viene e va, e quei la discolora Per cui ell
Page 87 - ... ire quando essa volea che fossero istrumento di pubblica servitù quelle arti, che solamente in lui meritarono il nome di liberali. Chiedeva il feroce Alessandro che Michelangiolo eleggesse seco lui loco opportuno a fondare una fortezza, sostegno della nuova potenza e terrore dei cittadini. Negò quel grande. I...
Page 36 - Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, 133. La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.
Page 92 - Italia , di regione di più e stravaganti climi e lingue che » la moltitudine e stravaganza di quelli seguono, non più un » paese in più città e dominj partito , ma una città sola d...
Page 46 - Pazzi per moglie la figliuola di Giovanni Buonromei, uomo ricchissimo, le sustanze di cui, sendo morto, alla sua figliuola, non avendo egli altri figliuoli, ricadevano. Nondimeno Carlo suo nipote occupò parte di quelli beni, e venuta la cosa in litigio, fu fatta una legge, per virtù della quale la moglie di Giovanni dei Pazzi fu della eredità di suo padre spogliata, ed a Carlo concessa; la quale ingiuria i Pazzi al tutto dai Medici riconobbero.
Page 157 - Adunque ritrovato quello che cercavamo, dicemo, che il volgare illustre, cardinale, aulico e cortigiano* in Italia è quello, il quale è di tutte le città italiane, e non pare che sia di ninna, col quale i volgari di tutte le città d' Italia si hanno a misurare, ponderare e comparare.