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Lucques pour l'acceptation de ces actes; après quoi S. M. a répondu en ces termes :

« Monsieur le Gonfalonnier, Messieurs les députés des anciens et du peuple de Lucques, mon Ministre près votre république m'a prévenu de la démarche que vous faites. Il m'en a fait connoître toute la sincérité. La république de Lucques, sans force et sans armée, a trouvé sa garantie, pendant les siècles passés dans la loi générale de l'Empire dont elle dépendoit. Je considère aujourd'hui comme une charge attachée à ma couronne, l'obligation de concilier les différens partis qui peuvent diviser l'intérieur de votre patrie.

» Les républiques de Florence, de Pise, de Sienne, de Bologne, et toutes les autres petites républiques qui, au 14. siècle, partageoient l'Italie, ont eu à éprouver les mêmes inconvéniens: toutes ont été agitées par la faction populaire et par celle des nobles. Cependant, ce n'est que de la conciliation de ces différens intérêts que peuvent naître la tranquillité et le bon ordre. La constitution que vous avez depuis trois ans est foible; je ne me suis point dissimulé qu'elle ne pouvoit atteindre son but. Si je n'ai jamais répondu aux plaintes qui m'ont été portées souvent par les différentes classes de vos citoyens, c'est que j'ai senti qu'il est des inconvéniens qui naissent de la nature des choses, et auxquels il n'est de remède que lorsque les différentes classes de l'Etat éclairées, sont toutes réunies dans une même pensée, celle de trouver une garantie dans l'établissement d'un Gouvernement fort et constitutionnel. J'accomplirai donc votre vou. Je confierai le gouvernement de vos peuples à une personne qui m'est chère par les liens du sang. Je lui imposerai l'obligation de respecter constamment vos constitutions. Elle ne sera animée

que du désir de remplir ce premier devoir des Princes l'impartiale distribution de la justice. Elle protégera également tous les citoyens qui, s'ils sont inégaux par la fortune, seront tous égaux à ses yeux. Elle ne reconnoîtra d'autre différence entre eux que celle provenant de leur mérite, de leurs services et de leurs vertus.

» De votre côté, le peuple de Lucques sentira toute la confiance que je lui donne, et aura pour son nouveau Prince les sentimens que des enfans doivent à leur père, des citoyens à leur magistrat suprême et des sujets à leur Prince. Dans le mouvement général des affaires, ce sera pour moi un sentiment doux et consolant de savoir que le peuple de Lucques est heureux, content et sans inquiétude sur son avenir: je continuerai d'être pour votre patrie un protecteur qui ne sera jamais indifférent à son sort ». Nouvelle Constitution de l'Etat de Lucques, arrêtée les 23 et 24 juin 1805, par le Gonfalonnier et les députés de la république de Lucques.

STATUTO COSTITUZIONALE

DELLA REPUBLICA LUCCHESE.

Gli atti costituzionali emanati del corpo degli anziani nel mese di giugno del corrente anno 1805, essendo stati accettati del gran-consiglio, e del popolo lucchese che ah riconosciuto la necessità e l'utilità di confidare il governo dello stato ad un principe, e di stabilirlo nella sua discendenza, è decretato quanto segue:

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Art. 1o, Il governo della republica di Lucca è confidato a S. A,

serenissima Pasquale Baciocchi, Principe di Piombino; ed in caso di sua premorienza, a S. A. imperiale la Principessa. Elisa, sua consorte, e quindi ai loro discendenti maschj per linea mascolina, ed in mancanza della linea mascolina, alle femine e loro discendenti, sempre con ordine di primogenitura.

Il principe prenderà il titolo di principe di Lucca e di Piombino, et sarà qualificato di altezza serenissima.

2. Il principe regola tutte le parti dell' amministrazione interna dello stato, e diriga le sue relazioni colle potenze estere. Determina in ciascun' anno il quadro della spesa pubblica dell'anno avvenire, ed i mezzi di provvedervi, e la propone alla sanzione del senato. Ha la nomina dei ministri, dei consiglieri di stato, del segretario di stato e di tutti gl' altri funzionari publici si civili che militari, là elezione dei quali non è specialmente attribuita al senato, la nomina del arcivescovato di tutte le dignità ecclesiastiche canonicati e benefizzj

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che per lidgge o per testamento o per bolla pontificia crano altre volte di giuspradonatodel gonfaloniere, o del consiglio generale.

3. Il principe ha una guardia di quatro compagnie ciascheduna delle quali è composta di cento nomini, ch' egli nomina a sua scelta fra i giovani delle famiglie le più distinte. Ogni compagnia entrerà in attività al suo turno, e nel tempo del suo servizio attivo ogni individuo riceve per soldo, vestiario e nutrimento la somma di venti franchi al mesé.

Dopo cinque anni di servizio'in questa guardia i giovani anvranno rango di sottotenenti nelle milizie guarde nazionali: i capitani delle quatro compagnie avranno rango di colonelli, i tenenti rango di capo bataglione, e i sergenti rango di capitani.

Gli appuntamenti devono essere regolati in modo che la speza totale non costi allo stato più di cento mila franchi.

Nessun individuo può entrare nella guardia, se non è de territorio di Lucca, se non possiede in beni fondi, o se non riceve della sua famiglià una pensione di trenta franchi al mese. Sarà fato l'esecuper zione di questo articolo un regolamento particolare.

4. La lista civile del principe si compono di una somma annua di trecento mila franchi, che i tesoro pubblico riduco in moneta di Lucca, e versa di mese in mese nelle cassa del principe, di un palazzo nella città di Lucca, e di un palazzo in una campagna vicina, con delle

terre annesse, che producono annualmente cento mila franchi di rendità. Tutte le spese del palazzo, tute quelle relative alla rappresentanza ed al servizio del principe e della sua casa, sono prese sulla listà civile.

Sua Maestà Napoleone primo, Imperadore dei Francesi, regolerà una volta per sempre l'organizzazione della casa del principe e della principessa in una maniera conforme al loro rango.

5. Il principe prima d'assumere l'amministraszione dello stato, e secondo il ceremoniale civile e religioso che sarà fissato, presta, a Dio, su i santi Evangelj, e in presenza del senato, dei ministri, dei consiglieri di stato, dell' arcivescovo, e dei giudici civili e criminali, il suo giuramento concepito nei seguenti termini!

mana,

<< Io giuro di mantenere l'intégrità e l'indipendenza della republica di rispettare e far rispettare la religione cattolica, apostolica, roe di mantenerla nella sua integrità, di rispettare e far rispettare l'eguaglianza dei diritti e la libertà politica e civile; di non esigere alcuna impostâ, ne stabilire alcuna tassa, che in virtû della legge, e di governare colla sola vista del interesse e della felicità del popolo lucchese. »

L'ambasciatore straordinaro di S. M. l'Imperadore dei Francesi a Lucca, leggerà nel tempo della ceremonia della istallazione la garanzia che l'Imperadore dà della costituzione, e della indipendenza dello stato. Egli porterà alla ceremonia la spada di cui S. M. l'Imperadore fa dono al principe di Lucca e Piombino come un segno della protezione che la Maestà Sua assicura all' assistenza di Lucca. Il segretario di stato fà il processo verbale della istallazione del principe, e della prestazione del giuramento.

6. La maggiorità del principe è fissata a venti anni compiti. Una legge organica determina il modo di reggere lo stato durante la minorità del principe.

TITOLO I I.

Del ministero e consiglio di stato.

7. Vi sono due ministri di stato, cioè, un ministro di giustizia del interno, e degl' affari esteri ; ed un ministro delle finanze, del culto, della polizia, e forza armata, strade fabriche pu

delle acque,

e 2

8. Vi saranno dei consiglieri di stato, che unitamente ai due ministri formeranno il consiglio del principato. Questo consiglio e presieduto del principe, o suo delegato, e egli ne determina le funzioni.

che

9. V'è un segretario di stato, il quale contrasegna tutti gl' atti, imanano del princicipe, e gli trasmette ai ministri, o fonzionary incariscati della loro esecuzione, e ne tiene registro. Egli e altresi incaricato di dirigere e custodire la cancelleria generale dello stato, e addempia alle alore incombenze che gli sono affidate del principe.

10. Il tratamento dei ministri è fissato in lire cinque mila duecento cinquanto, quelli dei consiglieri in lire tre mila, e quello del segre tario di stato in lire quatro mila all' anno.

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11. Vi è un senato composto di trenta-sei membri dell' eta d'anni trenta compiti, scelti per duo terzi frà li possidenti dello stato che abbianno una rendità annuale non minore di lire dua mila al catasto della tassa prediale, e per un terzo frai letterati e principali negozianti dello stato. L'apuntamento di ciascun membre è di lire mille et duecento all'anno. Il senato si rinova per un terzo ogni quatro anni. La sorte decide del estrazione dei primi due terzi, e la prima estrazione si fara per quatro anni.

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Il senato ha un presidente scelto nel suo seno, che resta in fuzione per lo spazio di un anno ed è nominato dal principe, hà attresi un segretario, che remane in funzione per un anno et contrassegna tutti gli atti del senato.

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12. Le funzioni del senato sono primo : la sanzione del conto annuo delle entrate e spese dello stato, e di tutti le leggi, che gli sono proposte del principe ; 2o la elezione dei judici civili e criminali; 3a la sanzione di tutti gli atti importanti, la vendita di proprietà nazionali, e i cambiamenti da farsi nel sistema delle coutribuzioni publiche collo stabilimento di nuove imposte, o di nuove tariffe per le imposte, dazii e gabelle esistenti ; 4ola sanzione delle reforme, o modificazioni intorno alla legislazione, tanto civile che criminale, o commerciali.'

Ogni altro oggetto è di compentenza dell' amministrazione in

terna,

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