Miscellanea, Volume 511897 |
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Popular passages
Page xl - S' io credessi che mia risposta fosse A persona che mai tornasse al mondo, Questa fiamma staria senza più scosse : Ma perciocché giammai di questo fondo Non tornò vivo alcun, s' i' odo il vero, Senza tema d
Page xl - Né eh' io fossi figura di sigillo A' privilegi venduti e mendaci, Ond'io sovente arrosso e disfavillo. In vesta di pastor lupi rapaci Si veggion di quassù per tutti i paschi. O difesa di Dio ! perché pur giaci ? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi S
Page xl - E se non fosse, che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi ; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi.
Page xl - Sì che le pecorelle che non sanno , Tornan dal pasco pasciute di vento , E non le scusa non veder lor danno. Non disse Cristo al suo primo convento : Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Page 136 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi; e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Page xl - ... ha disviate le pecore e li agni, però che fatto ha lupo del pastore. Per questo l'Evangelio ei dottor magni son derelitti, e solo ai Decretali si studia, sì che pare a
Page xl - L'un l'altro ha spento, ed è giunta la spada Col pastorale; e l'uno e l'altro insieme Per viva forza mal convien che vada, Però che, giunti, l'un l'altro non teme: Se non mi credi, pon mente alla spiga, Ch'ogni erba si conosce per lo seme.
Page 57 - Lemuri e alle streghe. In tenebrose Nebbie soffiate dal gelato Arturo, Si cangia ( orrendo a dirsi ! ) il bel zaffiro...
Page 59 - L'ira, e fu prima fantasia del mondo. Senza portento, senza meraviglia Nulla è l'arte de' carmi; e mal s'accorda La meraviglia ed il portento al nudo Arido vero che de
Page 56 - Audace scuola boreal, dannando Tutti a morte gli Dei , che di leggiadre Fantasie già fiorir le carte argive E le latine , di spaventi ha pieno Delle Muse il bel regno. Arco e faretra Toglie ad Amore, ad Imeneo la face, II cinto a Citerea. Le Grazie anch'esse. Senza il cui riso nulla cosa è bella , Anco le Grazie al tribunal citate De" novelli maestri alto seduti Cesser proscritte e fuggitive il campo Ai Lemuri e alle streghe.