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Nr. 11209.

13.März 1896.

Nr. 11209. ITALIEN. - Der Gouverneur von Erytrea an den
Kriegsminister. Bericht Salsas über seine Ver-

handlung mit Makonen,

Asmara, 13. März 1896.

Telegramma. | Stanotte Salsa, in un terzo telegramma intorno trattative Italien. avute, scrive testualmente: „Nei colloqui con ras Maconen relativamente confine, lasciai comprendere che Governo, sicuro mantenimento patti, dopo un tempo che io non potevo indicare, nemmeno approssimativamente, avrebbe potuto, di sua spontanea volontà, rinunciare alla Abissinia i territori che ora otteneva; credo che ciò abbia influito non poco sulle decisioni del Negus circa il confine." || Lo avermi taciuto una concessione di tanta importanza, e fatta di sua iniziativa, mi impressionò. Ora Salsa spiega che la questione della retrocessione, all'Etiopia, dei territori da essa avuti col trattato di Uccialli era stata sollevata da ras Maconnen solamente privatamente. || Evidentemente Menelik desidera oggi pace; ma cerca stabilire addentellato per romperla, quando lo crederà opportuno. || Nelle lettere del Negus e di Maconen, pervenutemi ora, nulla d'importante, di diverso da quanto risulta da precedenti telegrammi e da quanto fu accordato con Salsa, tranne la restituzione dei gulti alle chiese: questione che cercherò di eliminare nel trattato in seguito. Baldissera.

Nr. 11210.
Italien.

13. März1896.

Nr. 11211.

Italien.

Nr. 11210. ITALIEN. Der Ministerpräsident und der Kriegsminister an den Gouverneur von Erytrea. Antwort auf das Vorige.

Rom, 13. März 1896. Telegramma. || Governo non può ammettere che si lasci sperare al Negus la eventuale retrocessione di territori abissini che sarebbero riconosciuti appartenere al nostro dominio. || Dobbiamo dunque disapprovare linguaggio tenuto dal maggiore Salsa. || Governo desidera vivamente ritornare allo statu quo ante esistente nel 1893, vale a dire il confine Mareb-Belesa. || A questa condizione, che riassume i patti dall'Eccellenza Vostra proposti, si vuole la pace, ma pace onorevole e duratura. Piuttosto che lasciare l'addentellato a una nuova guerra, o recare offesa al sentimento nazionale, preferiamo continuare le presenti ostilità. || La sua fermezza e la sua prudenza ci danno fiducia che l'Eccellenza Vostra riuscirà nel difficile negoziato.

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Nr. 11211. ITALIEN. Der Konsul in Kairo an den Minister des Auswärtigen. Beginn der miltärischen Operationen der Egypter.

Kairo, 14. März 1896.

Telegramma. | Giunta autorizzazione da Londra. Le operazioni militari

14. März1896. incominceranno fra qualche giorno verso la frontiera di Uadi Halfa. Sono

Italien.

14. März1896.

colà 5000 soldati; partiranno fra poco due reggimenti indigeni e uno inglese; Nr. 11211. altre truppe seguiranno. Il Sirdar parte fra poco per la frontiera. Egli assicura che i primi combattimenti avranno luogo entro dieci giorni. Il Sirdar darà continue notizie; prega noi fare altrettanto. || Comunico quanto precede al governatore dell'Eritrea. Salvago.

Nr. 11212. ITALIEN.

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Der Ministerpräsident, die Minister des Krieges, des Auswärtigen an den Gouverneur von Erytrea. Instruktionen für Kassala.

Rom, 14. März 1896.

Italien.

Telegramma. || Stimiamo ora opportuno dare nostre istruzioni relative Nr. 11212. a Cassala. Se l'E. V. stima lontana la pace con l'Abissinia, ci sembra pru- 14.März1896. dente ritirare il presidio da Cassala onde non trovarci esposti a sostenere contemporaneamente la guerra sul fronte sud e sul fronte ovest. || Se la pace con l'Abissinia le sembrasse vicina, allora, anche per riguardo al sentimento nazionale, ci sembrerebbe opportuno mantenere transitoriamente la posizione di Cassala. || Ma il governo pensa che il criterio militare debba prevalere sopra ogni altra considerazione, e quindi lascia all'E. V. piena libertà di mantenere, o ritirare, il presidio di Cassala. || Avvertiamo che gli egiziani faranno dimostrazione militare sopra Dongola. Rudini Ricotti Caetani.

Nr. 11213. ITALIEN.

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Der Ministerpräsident und der Kriegsminister an den Gouverneur von Erytrea. Baldissera soll seine Meinung über die Fortsetzung des Feldzugs und die afrikanische Politik darlegen.

Rom, 16. März 1896.

Italien.

Telegramma. || Dai precedenti telegrammi l'Eccellenza Vostra avrà no- Nr. 11213. tato che governo desidera siano continuati i negoziati di pace, già iniziati, 16. März 1896. coll'Abissinia, però pace onorevole e decorosa per l'esercito e popolo italiano; deciso continuare guerra, qualora non si possa raggiungere tale condizione. || Ora il governo desidererebbe conoscere il di Lei avviso, pienamente libero, sull'andamento dato alla questione africana, indicando il piano di guerra generale, che Vostra Eccellenza vorrebbe seguire, qualora non si facesse la Rudini pace col Negus. Ricotti.

Nr. 11214. ITALIEN. Der Gouverneur von Erytrea an den
Kriegsminister. Betrachtungen über die Friedens-
verhandlungen und eventuelle Fortsetzung des
Feldzuges.

Asmara, 17. März 1896.

Italien. 17.März1896.

Telegramma. || Di Salsa nessuna notizia. Negus fermo Entisciò. || I Nr. 11214. punti principali sui quali posano trattative pace con Negus sono quelli conosciuti e stati approvati dal governo. || Sarà difficile escludere del tutto in

Staatsarchiv LIX.

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Italien.

Nr. 11214. tromissione Negus nella questione di Bizen, avendo quei monaci potenti fau17.März 1896. tori nel campo nemico. || La pace alle condizioni stabilite da Salsa mi sembra accettabile. La nostra posizione militare intesa a mantenerci in Asmara e coprire Massaua è soddisfacente. Il Negus difficilmente ci attaccherà, ma potrà continuare a stancarci colle forze riunite di Mangascià e ras Alula, più numerose e meglio armate di prima. || Continuando guerra, mio obbiettivo dovrebbe essere rioccupazione Agamè: è distrutto, deserto; i singoli capi tornerebbero a sottomettersi per nuovamente tradirci. Finchè esercito Negus tratterassi Entisciò, occupazione Agamè presentasi arrischiata, essendosi ormai popolazione dichiarata per Negus creduto più forte. || Prima potermi esprimere sull'andamento generale questione africana sembrami dover attendere esito attuale guerra. Baldissera.

Nr. 11215.
Italien.

18. März 1896.

Nr. 11216.

Nr. 11215. ITALIEN. - Derselbe an Denselben. Es ist schwierig, sicheres über die Gefangenen und Gefallenen zu erfahren.

Asmara, 18. März 1896.

Telegramma. || Feci continuerò fare ogni possibile per raccogliere trasmettere maggiori notizie circa non ritornati. Dei prigionieri campo nemico avrò presto maggiori notizie da Salsa, ma sonvene altri presso ribelli. Quanto ai morti, impossibile identificarli, per stato cadaveri, quando poteronsi iniziare pratiche riconoscimento; inoltre parecchi caddero durante ritirata, colpiti da ribelli. Occorrerà quindi molto tempo per avere notizie certe; per vari spariti, tali notizie saranno sempre soltanto induttive. Baldissera.

Nr. 11216. ITALIEN. - Derselbe an Denselben. Salsa ist mit den definitiven Friedensvorschlägen Meneliks zurückgekehrt.

Asmara, 19. März 1896.

Telegramma. || Salsa è ritornato ed ha recato, oltre due lettere acItalien. compagnamento di Menelich, un documento, col timbro pure del Negus, che

19.März1896.

trascrivo:

,,Il nuovo accomodamento che si fa tra l'Etiopia e l'Italia e il seguente: || 1° Il trattato di Uccialli fra l'Italia e l'Etiopia è completamente abrogato. Il nuovo trattato si farà con queste basi: il trattato si farà come è costume fra le potenze di Europa; gli articoli del trattato saranno definiti di pieno accordo fra i due plenipotenziari nominati da Sua Maestà il Re d'Italia e da Sua Maestà l'Imperatore d'Etiopia. || 2° La frontiera fra Etiopia e colonia Eritrea è segnata dal Mareb-Belesa e Muna, confine fra Agamè e OculèCusai. 3° Appena firmato quest'atto si farà lo sgombro del forte di Adigrat; dopo, i soldati italiani, meno quelli necessari per la difesa della colonia, torneranno in patria, e quelli dell'Imperatore, ad eccezione di quelli del capo

Italien. 19. März 1896.

che sarà nominato in Tigrè, torneranno al loro paese. || 4° I soldati di Sua Nr. 11216. Maestà l'Imperatore d'Etiopia e quelli di Sua Maestà il Re d'Italia non possono, sotto alcun pretesto, entrare nel territorio dell'altro Stato senza autorizzazione del capo da cui il territorio dipende. I negozianti hanno libero passaggio. || 5° Quest'atto deve rimanere segreto nelle mani delle LL. MM. l'Imperatore d'Etiopia e il Re d'Italia e non può essere comunicato alle altre potenze finchè non sia terminato il trattato definitivo."

In quanto conclusione trattato amicizia alleanza, Menelich domanda venga differita sino al suo ritorno Entotto; pare al riguardo voglia consultarsi con Europei, almeno circa forma. Pare intenda lasciare capo Tigrè Mangascià, previa riconciliazione con l'Italia. Credo possasi consentire salvando forma. || Quanto ai prigionieri, millecinquecento, Negus ammette restituzione, ma pare intenda parzialmente differirla a trattato conchiuso: questa sarà questione difficile ma non impossibile risolvere. || Salsa ha promesso trovarsi presso Menelich non dopo 24 corrente. Menelich dichiara essere intanto sufficiente, per conclusione pace, un telegramma firmato da Sua Maestà. || Salsa ritiene che proposte Menelich siano sincere, anche perchè suo esercito desidera vivamente pace.

Comunicazioni con Cassala interrotte, essendosi fra Cassala e Sabderat intromesso nucleo circa 1800 dervisci. Nostri abbandonarono Sabderat temendo aggiramenti. Inviai ieri un battaglione indigeni ad Agordat, stasera ne partirà un altro. Baldissera.

Nr. 11217. ITALIEN.

Der Ministerpräsident, die Minister des Krieges und des Auswärtigen an den Gouverneur von Erytrea. Gegenprojekt der italienischen Regierung.

Rom, 20. März 1896.

Italien.

20. März1896.

Telegramma. | Rispondo telegrammi di ieri. Non è praticamente pos- Nr. 11217. sibile man tenere il segreto delle convenzioni che saranno stipulate, dovendone render conto al Parlamento. || Non possiamo nemmeno proporre a Sua Maestà di mandare un telegramma per autorizzare la conclusione della pace. || Governo, però, autorizza l'Eccellenza Vostrá a stipulare una convenzione militare contenente i preliminari della pace alle seguenti condizioni:

1o Il confine fra l'Etiopia e l'Eritrea è segnato dal Mareb-Belesa-Muna. || 2o Restituzione in breve tempo dei prigionieri e richiamo da Adigrat delle truppe italiane con il loro materiale da guerra. || 3o Le parti belligeranti s'impegnano a non oltrepassare i confini stabiliti all'art. 1°. || 4° I negozianti avranno libero passaggio. || 5° Si conviene l'abrogazione del trattato d'Uccialli purchè l'Imperatore s'impegni a non accettare il protettorato di qualsiasi altra potenza. || 6° Il capo del Tigrè sarà designato dall'Imperatore ed accettato dall'Italia.

Nr. 11217.

20. März 1896.

Si avverte che, oltre ai pieni poteri già spediti a favore dell'Eccellenza Italien. Vostra, altri ne saranno inviati al generale Valles, designato da Vostra Eccellenza come plenipotenziario per negoziare il trattato definitivo. || Queste sono le nostre condizioni, che Ella può in qualche parte modificare ed ampliare, purchè rimangano inalterate nella sostanza. || Se non fossero accettate, siamo determinati a continuare le ostilità. Quanto al rimpatrio di una parte del corpo d'operazione, non possiamo accettarlo come condizione, tanto più che rimaniamo sempre in guerra coi dervisci. Richiameremo in patria quelle truppe che fossero superflue, se e quando l'Eccellenza Vostra lo stimerà opportuno. | Telegrafi ricevuta. Ricotti Caetani.

Nr. 11218.

21.Marz1896.

Nr. 11218. ITALIEN.

Rudini

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Der Gouverneur von Erytrea an den Kriegsminister. Bemerkung zum Vorigen.

Asmara, 21. März 1896.

Telegramma. || Condizione che Etiopia si impegni a non accettare proItalien. tettorato di qualsiasi altra potenza difficilmente Menelik ammetterà, considerandola lui e tutti i suoi consiglieri, indigeni ed europei, come diminuzione esercizio sua sovranità. Salsa ebbe già occasione parlare proposito e Menelik dichiarò che, malgrado insistenze francesi e russe, egli rifiutò e rifiuterà sempre ogni specie di protettorato. Insistendo noi su questo punto, è probabile rottura trattative; perciò avremo continuazione ostilità, e, tosto o tardi, ritiro esercito scioano, lasciando situazione insoluta. Del resto, per qualunque condizione accettata Menelik, mancano garanzie osservanza. || Prego rispondermi per poter far partire Salsa. Baldissera.

Nr. 11219.

22.März1896.

Nr. 11219. ITALIEN.

Der Ministerpräsident, die Minister des Krieges und des Auswärtigen an den Gouverneur von Erytrea. Protektoratsfrage.

Rom, 22. März 1896.

Telegramma. || L'impegno di non accettare il protettorato di qualsiItalien. voglia potenza era stato proposto, nel tempo della missione Antonelli, dalla stessa Imperatrice Taitù. Se, dopo i recenti avvenimenti, il maggiore Salsa incontrasse difficoltà insormontabili per includere tale impegno nei preliminari, ci sembra che non dovrebbe essere malagevole conseguire il nostro intento, di rinunciare bensi al nostro protettorato, ma d'impedire il protettorato di ogni altra nazione, dando all'articolo relativo all'abrogazione del trattato di Uccialli la seguente formola od altra somigliante che esprima i due concetti: | ,,L'Imperatore di Etiopia essendo fermo nel proposito di non accettare il protettorato di qualsiasi potenza, si conviene fra le parti contraenti di abrogare il trattato di Uccialli e di stipulare un nuovo trattato di pace e di amicizia sulle basi risultanti dai presenti preliminari e fondato sul principio del trat

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