Page images
PDF
EPUB
[blocks in formation]

Comando e 1, 3, 5a compagnia del 3° battaglione indigeni.

Distaccamento telegrafisti.

Stazione Carabinieri Reali.

Moncullo.

Un plotone del 3° battaglione fanteria indigeni.

Distaccamento cannonieri.

Stazione Carabinieri Reali.

Massaua.

Comando e le quattro compagnie del 3° battaglione fanteria di Africa.

Compagnia operai d'artiglieria,

Comando e una sezione di Carabinieri Reali.

Distaccamento del treno.

Orta interna.

Nocra.

Un buluc del 3° battaglione indigeni.

Stazione Carabinieri Reali.

Assab.

Un buluc del 3° battaglione indigeni.

Sezione Carabinieri Reali.

Il 6° battaglione indigeno ha tre centri di formazione: Cheren, Asmara
Appena costituito sarà dislocato fra Asmara e Mai-Mafellis (nel

e Saati.

Decatesfà).

Nr. 11102. ITALIEN.

[ocr errors]

Der Ministerpräsident, die Minister des Auswärtigen und des Kriegs an General Baratieri. Gegen die dauernde Besetzung von Adua.

Rom, 1. April 1895.

Italien.

1. April 1895.

Telegramma. Per ragione politica e per ragione finanziaria crediamo Nr. 11102. non conveniente l'occupazione permanente di Adua. Per ora, Adigrat deve rimanere il punto estremo della nostra occupazione. E qualora l'arruolamento di altri mille indigeni non sia ancora un fatto compiuto, preghiamo sospenderlo o ridurlo alle minime proporzioni possibili.

[blocks in formation]

Nr. 11103. ITALIEN. Der Ministerpräsident an General Baratieri. Opposition in Italien gegen die Kolonialpolitik.

Rom, 5. April 1895.

Italien.

Telegramma. Ogni ulteriore espansione in Africa trova opposizione Nr. 11103. nell'Alta Italia, anche fra gli amici del Ministero. || Il mio collega del tesoro 5. April 1895. se ne preoccupa per l'incertezza delle spese cui andremo incontro. L'impresa potrebbe essere tollerata solaimente se la colonia concorresse anche essa coi tributi locali. Ad ogni modo, S. E. Sonnino non permette che il bilancio dell' Eritrea ecceda i nove milioni. || Non vorremmo che la questione suscitasse imbarazzi nella nuova Camera, la cui opera instauratrice non dovrebbe essere turbata. || Rimane dunque inteso che Adigrat debba essere il limite delle nostre occupazioni.

Crispi.

Nr. 11104. ITALIEN. Baron Blanc an General Baratieri. Darstellung der politischen und finanziellen Lage. Sparsamkeit nothwendig.

Rom, 6. April 1895.

Italien.

6. April 1895.

Caro signor generale. || Ella colla solita abilità, che tanto rialza il nostro Nr. 11104. prestigio militare, ha compiuto in Adigrat la campagna contr' offensiva che assicura ormai, con l'occupazione dell'Agamè, la colonia contro il ritorno dei pericoli di cui essa fu ultimamente minacciata da Mangascià. || Avevamo ritenuto, e credevamo che anch' Ella ritenesse, che a scanso di complicazioni religiose e politiche, Adua potesse, per l'effetto morale della ripetuta presenza delle nostre truppe, rimanere sotto la nostra mano, ma a distanza, senza permanente occupazione. Riconosco però che Ella è il miglior giudice degl'inconvenienti e dei vantaggi di tale occupazione, e non credo che il Regio Governo solleverebbe questioni al riguardo quando a tale nuova estensione della nostra azione, la colonia potesse far fronte con tributi o altre risorse locali. Ma una pregiudiziale s'impone, ed a schiarimento dei miei telegrammi, mi permetta Ella d'inviarle copia di un pro-memoria nel quale sono espressi

6. April 1895.

Nr. 11104. sinteticamente i concetti dei miei colleghi che hanno avuto in questi giorni ad Italien. occuparsi della questione. || Ho dovuto dunque pregarla di stabilire il bilancio normale della colonia in nove milioni, e lasciare che Ella conteggi col ministro della guerra le spese della campagna di guerra che ormai si considera qui terminata. L'azione ulteriore che per ora sembra poter essere preparata è quella d'organizzare all'Aussa un elemento di guarentigia contro il contrabbando di guerra ed eventualmente di diversione contro mosse di Menelik verso il nord. || Era inevitabile che la questione di spese militari ordinate dal ministro della guerra, solo a ciò competente, le quali, in quanto concerne il deposito di Napoli, ove disgraziatamente succedettero alcuni disordini, non potevano essere controllate realmente, nè da Lei, nè da me, facesse risorgere in taluno il concetto dell'antica divisione del bilancio della colonia tra i Ministeri della guerra e degli esteri. Ignoro se tale concetto, quando mai prendesse forma di schema di studio, incontrerebbe il di Lei favore. In quanto a me, non rifuggendo dalle responsabilità nelle quali la personalità di Lei mi conforta, ritengo possibile ed opportuno il dividere il bilancio normale, già stabilito dopo Cassala e da completarsi dopo Adigrat, dalle spese di guerra guerreggiata, che non possono essere, a mio parere, oggetto di presentazione al Parlamento se non dal ministro della guerra di concerto con Lei. || Salvo suo intervento personale, sia nell'ordinazione dei fucili fatta da Maconen, sia nella consegna a lui d'altre ordinazioni, propendo a rifiutarmi a consentire, verso il Governo britannico, al transito di armi per Zeila, tanto più che il Governo francese dimostra a noi, più o meno veracemente, di considerare come eventualmente pericoloso per Madagascar il commercio di armi che si fa clandestinamente, a quanto asserisce, da Anversa, pur con vapori francesi, per Zeila; commercio che il signor Hanotaux afferma confidenzialmente aver proibito anche per Gibuti. || Ella aggiungerebbe una ottima impressione di più a quelle che si hanno della sua amministrazione, se la quistione della colonizzazione agricola italiana risultasse avviarsi a qualche pratico passo. Posso a tal riguardo raccomandarle un egregio e competente agricoltore lombardo, il signor Gaslini, il quale penetrato da una decisa avversione da ogni legame cogli elementi politici e burocratici della madre patria, si reca nell'Eritrea colle idee e le nozioni d'un pratico settler, per vedere come si possa, in via di sound business, adoperare nell'Eritrea capitali e famiglie italiane. È persona onesta e capace che mi permetto raccomandarle. || Caro signor generale, l'Italia non ebbe mai un comandante più adatto e circostanze più favorevoli per far fare un passo decisivo alla nostra impresa africana. Mi si stringe il cuore nel doverle dire che il paese mira sopratutto alla quistione di spese, e allo sbilancio finanziario dal cui abisso appena siamo salvati. || Mi creda sempre, suo ammiratore ed amico,

Blanc.

Anlage.

Denkschrift.

Nr. 11101.

Italien.

I rapporti del generale Baratieri destano gravi preoccupazioni sull'anda- 6. April 1895. mento delle cose nella nostra colonia, dal punto di vista delle condizioni generali della finanza. Dopo la presa di Cassala, e cioè a dicembre 1894, si rimase tutti d'accordo, e con l'intesa del generale Baratieri, che la somma da stanziarsi per l'esercizio prossimo 1895-96 dovesse essere di 8,500,000 lire, con un aumento di 386,000 lire sugli stanziamenti normali del 1894-95. Succeduta, poi, la defezione di Batha Agos, e l'invasione di ras Mangascià, il Governo spedì in Africa 3 battaglioni bianchi e autorizzò la formazione di 2 battaglioni indigeni e di una batteria da montagna. Alcuni ministri erano contrari alla spedizione dei due battaglioni bianchi. || Ma pareva allora che si trattasse di una spedizione fatta in via provvisoria e per un temporaneo rinforzo; e quindi, come aumento normale, sarebbe rimasta soltanto la spesa dei 2 battaglioni indigeni, più una batteria da montagna, cioè una spesa di meno che un paio di milioni, dalla quale si sarebbe dovuto togliere quanto si dava alle bande assoldate di Batha Agos e quanto si sarebbe poi dovuto riscuotere dalle nuove provincie annesse alla colonia. || Ora invece le cifre vanno aumentando, e il provvisorio ogni giorno più minaccia di diventare normale. || Nel rapporto del generale Baratieri del 12 febbraio è già fatta parola di un aumento di spesa, per l'esercizio venturo, di 5 milioni, di cui 3 milioni per tre battaglioni di fanteria bianca e 2 per i battaglioni d'indigeni e la batteria da montagna. || Non basta. Dal telegramma del generale Baratieri del 31 marzo apparisce che egli sta ora arruolando un altro battaglione indigeno, ossia altri 1100 uomini, con una spesa probabile di 6 a 700 mila lire. || È vero che il 1o aprile gli si rispose che, qualora l'arruolamento non fosse un fatto compiuto", lo si dovesse sospendere. Ma il generale ha replicato essere questo arruolamento necessario, si occupasse o no Adua. || Ora sorge naturale la domanda: dove si va a finire? || Non è possibile parlare di pareggio o di sistemazione finanziaria se ogni giorno scappa fuori un nuovo milione di spese normali. || Già le condizioni nostre generali sono abbastanza difficili: abbiamo ancora da far votare i 18 milioni d'imposte applicate per decreto ed altri 9 milioni proposti per disegno di legge. Abbiamo ancora Abbiamo ancora da ottenere 2 milioni di economia sul bilancio della giustizia, 5 sul bilancio dei lavori pubblici e 7 su quello della guerra. E ciò per raggiungere semplicemente il pareggio, date le condizioni del dicembre 1894. || Non è possibile, di fronte ai Comizi, o alla nuova Camera, di parlare di altre maggiori nuove imposte, in più di quelle già annunziate; e non si vede dove si possano fare altre maggiori economie, da controbilanciare le nuove maggiori spese che piovono da ogni parte. E l'impegnarsi a contrarre nuovi debiti sarebbe una vera colpa. Si potrebbe, tutto al più, parare ad una maggiore spesa per l'Africa che portasse il capitolo ad un totale di 9 milioni; ma ogni di più sarebbe follia. Tanto più in quanto che, appena il paese avrà sentore di cifre maggiori,

Nr. 11104. nascerà una tale reazione contro la impresa coloniale, da mettere in pericolo Italien. l'esistenza della colonia stessa. Questa, degli aumenti delle spese d'Africa, sarà la pierre d'achoppement del Ministero.

6. April 1895.

Nr. 11105.
Italien.

9. April 1895.

Nr. 11106.
Italien.

10. Apr. 1895.

Nr. 11107.

Italien.

Nr. 11105. ITALIEN. General Baratieri an Baron Blanc.
Fordert 13 Millionen Lire.

Massaua, 9. April 1895. Telegramma. || Adi Ubri, 9. Il fabbisogno poco aumenterà in conseguenza delle ultime operazioni. Per non oltrepassare nel bilancio ordinario dell'esercizio venturo i nove milioni, occorre considerare come straordinarie le spese per aumento di truppe nella colonia, dopo il 15 dicembre. Complessivamente, il contributo indispensabile è di 13 milioni circa, non permettendomi le contingenze odierne di proporre il rimpatrio di battaglioni, nè la diminuzione delle forze indigene. Baratieri.

Nr. 11106. ITALIEN. - Der Ministerpräsident an General Baratieri. Empfiehlt dringend Sparsamkeit.

Rom, 10. April 1895.

Telegramma. | Ripetiamo che bisogna limitarsi, per ora, alla impresa tigrina, e poichè gli ultimi battaglioni furono da qui spediti senza una vera necessità della difesa, il Ministero è di avviso che due di essi potrebbero rimpatriare. || Vi è opposizione nel paese ad ulteriore espansione. Ad ogni modo, è nostra assoluta volontà che nulla costà sia fatto che valga ad eccedere la spesa di nove milioni nel bilancio della madrepatria. A salvare l'Eritrea in Parlamento bisogna tenersi in questi limiti, e noi non vogliamo cimentare le sorti d'Italia per un errore finanziario commesso in Africa.

Nr. 11107. ITALIEN.

Crispi.

General Baratieri an den Ministerpräsidenten. Beharrt auf seiner Forderung von 13 Millionen.

Massaua, 15. April 1895.

Telegramma. || Impossibile, dopo un anno di guerre, crescere i tributi e 15. Apr. 1895. per il primo anno far vivere le truppe a carico delle nuove provincie. || Devo assolutamente insistere sopra 13 milioni, come scrissi e telegrafai al Ministero esteri. || Il rimpatrio di due battaglioni scemerebbe la spesa di circa 2 milioni. Baratieri.

Nr. 11108.
Italien.

22. Apr. 1895.

Nr. 11108. ITALIEN.

-Der Ministerpräsident und Baron Blanc an General Baratieri. Defensive in Tigre.

Rom, 22. April 1895.

Telegramma. | Il Governo del Re non può certo volere che ras Mangascià si impossessi di Adua e a Vostra Eccelenza non mancherà modo di impedirlo. Il nostro desiderio è di avere una posizione, nel Tigrè, che ci

« PreviousContinue »