Origine della lingua italiana |
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abbiamo alcuni alora alterazione altra anno Antiq Barbari Boii Bologna bolognesi bresciani Brettoni cagione cangiare carta scritta l'anno Chel città comecchè composta comune conjugazione conoscere conservano credere d'Italia Dante Decimo Bruto dialetti dice il Bullet dire diversità documenti erano Etruschi forma fossero francese Francia frase furono gallese Galli Galli Boii Galli transalpini gallo-italiche havvi idest Laonde legge liani lingua celtica lingua etrusca lingua gallica lingua illustre italiana Lingua Ital lingua italiana lingua latina lingua romana lingua volgare Livio lognesi lombardi Longobardi manifesto mente mescuglio Misser monte Murat niun nobili nome nuncia odierna Orig origine Paganino parole perciocchè piantare Polibio popolarmente il latino popoli italiani pronomi pronuncia quod Rhetii romagnuoli Romani scorça scrittori scrive secoli sembra siando Siche sieno Signum manus simile spagnuoli stasone suono Svet tedesco terra teutonica Toscana uomini usata varj Vedi Veneti Veronesi vocaboli voci gallo-italiche volgari
Popular passages
Page 196 - E che si stava de' pensic r miei in cima, Non posso (e non ho più sì dolce lima) Rime aspre e fosche far soavi e chiare. E certo ogni mio studio in quel tempo era Pur di sfogare il doloroso core In qualche modo, non d
Page 148 - Adunque, ritrovato quello che cercavamo, di» como, che il volgare illustre, cardinale, aulico e » cortigiano in Italia è quello, il quale è di tutte » le città italiane, e non pare che sia di niuna , » col quale i volgari di tutte le città d' Italia si » hanno a misurare, ponderare e comparare.
Page 200 - Come per acqua o per cristallo intero trapassa il raggio, e no '1 divide o parte, per entro il chiuso manto osa il pensiero si penetrar ne la vietata parte.
Page 196 - S'io avesse pensato che si care fossin le voci de' sospir miei in rima, fatte l'avrei dal sospirar mio prima 4 in numero più spesse, in stil più rare; morta colei che mi facea parlare e che si stava de...
Page 178 - Quali fossero le cagioni , per cui s' incominciò , e in qual tempo s' incominciasse , a scrivere in italiano. 4' In qual tempo la lingua degli scrittori prendesse una notabile differenza dalla favella del popolo. 5. Quanto influisse la favella del popolo sulla lingua degli scrittori, e quanto la lingua degli scrittori sulla favella del popolo. 6. In qual parte d' Italia la favella del popolo si accostasse più alla lingua degli scrittori.
Page viii - Nerli e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso ed al pennecchio.
Page 184 - Siciliani, come nelle preallegate Canzoni si può vedere, non è in nulla differente da quello, che è laudabilissimo, come di sotto dimostreremo. I Pugliesi poi ovvero per la acerbità s loro, ovvero per la propinquità dei loro vicini, fanno brutti barbarismi. E' dicono : « Volzera che cbiangesse lo quatraro.
Page 212 - Così ha tolto l' uno all' altro Guido La gloria della lingua; e forse è nato Chi l' uno e l
Page viii - Nerli, e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso, ed al pennecchio. O fortunate ! e ciascuna era certa Della sua sepoltura, ed ancor nulla Era per Francia nel letto deserta. L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Page 165 - Dio vel saperieno dire : e se loro avessero avuta la mente a Dio non sariano stati a guardare quel che mi facesse. Il vescovo acceptò la scusa , e conoscette Danti per savio huomo scorgendo questi invidiosi per bestioni.