Dizionario dantesco: O-Q

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Stab. tip. all'Ins. S. Bernardino, 1887
 

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Page 293 - Lo maggior don che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch' ei più apprezza, Fu della volontà la libertate, Di che le creature intelligenti E tutte e sole furo e son dotate'. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L
Page 81 - Poi ch' hai il sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne? Perchè men paia il mal futuro e il fatto, Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel Vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso; Veggio rinnovellar 1' aceto e il fele, E tra vivi ladroni 2 esser anciso.
Page 215 - E acciocchè non ne pigli alcuna baldanza persona grossa,3 dico-che nè li poeti parlano cosi senza ragione, nè que' che rimano deono cosi parlare, non avendo alcuno ragionamento in loro di quello che dicono ; perocchè grande vergogna sarebbe a colui, che rimasse cosa sotto veste di figura o di colore rettorico, e poi domandato non sapesse dinudare le sue parole da cotal vesta, in guisa eh' avessero verace intendimento.
Page 315 - Puttaneggiar co' regi, a lui fu vista : Quella, che con le sette teste nacque, E dalle diece corna ebbe argomento, Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v' avete Dio d' oro, e d' argento: E che altro è da voi all' idolatre , Se non ch' egli uno, e voi n
Page 239 - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.
Page 125 - E i' ne vidi già molte in uno pozzo saltare, per una che dentro vi saltò, forse credendo di saltare uno muro; non ostante che il pastore, piangendo e gridando, colle braccia e col petto dinanzi si parava.
Page 139 - Or, figliuol mio, non il gustar del legno Fu per se la cagion di tanto esilio, Ma solamente il trapassar del segno.
Page 261 - Appresso a questo Sonetto apparve a me una mirabil Visione, nella quale vidi cose, che mi fecero proporre di non dir più di questa Benedetta, infino a tanto che io non potessi più degnamente trattare di lei. E di venire 5 a ciò io studio quanto posso, sì com'ella sa veracemente.
Page 286 - Apri alla verità che viene il petto, E sappi che, sì tosto come al feto...
Page 297 - L' animo, ch' è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che 1

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