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LV.

1872, 2 febbraio - 7 aprile.

ROMA.

Scambio di Note fra il Ministro degli Affari Esteri d'Italia ed il Ministro degli Stati Uniti d'America a Roma per uno scambio regolare delle respettive pubblicazioni ufficiali.

IL MINISTRO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA A ROMA

AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI.

Roma, 2 febbraio 1872.

(Traduzione)

Signore,

Ho l'onore di qui accludere copia di una Circolare pervenuta recentemente a questa Legazione dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, nella quale si propone uno scambio di pubblici documenti fra il Governo degli Stati Uniti e quelli degli altri Stati, e di richiamare la vostra attenzione su questa proposta.

Il 5 luglio 1867, io feci al Ministero degli Affari Esteri, per invito del mio Governo, la proposta di un sistema di scambi alquanto più comprensivo, da effettuarsi dall'Istituto Smithsoniano, una corporazione che è sotto il sindacato del Congresso, ed io fui designato dal Governo degli Stati Uniti come suo agente a questo intento. La proposta non essendo stata favorevolmente accolta dal Ministero, come apparisce dalla Nota del signor Melegari, allora segretario generale del Ministero degli Affari Esteri, in data 16 luglio 1867, io diressi al Ministero una seconda Nota, in data 25 luglio,

per ispiegare più ampiamente la natura del progetto e per farne rilevare i vantaggi; ma il Ministero si mostrò tuttora non disposto ad accettarlo.

Il Governo degli Stati Uniti ha in mira alcuni cambiamenti nella distribuzione dei numerosi documenti che pubblica, ed è in relazione a questo che è stata diramata la presente Circolare.

Mi permetto di chiedere che voi vogliate consultare le mie due Note sovraindicate a più completa notizia di quanto concerne il carattere delle pubblicazioni che dal Governo degli Stati Uniti saranno somministrate in cambio dei documenti pubblici che gli saranno inviati dal Governo italiano. Profitto di questa occasione per rinnovarvi, ecc.

Firm.: G. P. MARSH.

(Annesso).

DIPARTIMENTO DI STATO.

Washington, 7 dicembre 1871.

Signore,

Siccome questo Dipartimento è stato informato dai Ministri degli Stati Uniti all'estero che molti dei pubblici documenti i quali s'inviano alle varie Legazioni, non sono di veruna utilità per esse, e siccome è credibile che queste pubblicazioni possano esser considerate di valore dai Governi esteri, voi siete invitato a riferire se potete fare un accordo col Governo presso cui siete accreditato per scambiare i documenti pubblici di questo Governo, i quali saranno in seguito inviati a voi, colle pubblicazioni di simil natura. relative al paese di vostra residenza; oppure, se non potete far ciò, di riferire se potete fare accordi per un tale scambio

con qualche libreria che vi sembri posto adatto per un deposito permanente dei documenti pubblici degli Stati Uniti. Sono, signore, vostro, ecc.

Firmato: HAMILTON FISH.

IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI

AL MINISTRO DEGLI STATI UNITI D'AMERICA A ROMA.

Roma, 7 aprile 1872.

Signor Ministro,

Come io Le faceva presentire nella mia nota del 17 febbraio ultimo, i vari Dicasteri da me interpellati sul progetto del Governo degli Stati Uniti d'America di stabilire col Governo italiano uno scambio regolare delle rispettive pubblicazioni ufficiali, si sono mostrati tutti disposti a concorrere, per la parte che a ciascuno di essi spetta, alla sua attuazione.

Sono lieto pertanto di poterle significare che la detta proposta s' intenderà fin d'ora accettata dal Governo di S. M., e, per darle senz'altro un principio d'esecuzione, mi faccio premura d'inviare oggi stesso a codesta Legazione un pacco contenente alcuni volumi che furono recentemente pubblicati dal Ministero dell'Interno, e dei quali Ella troverà qui unito un elenco.

Ho l'onore, ecc.

Firmato: VISCONTI-VENOSTA.

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Scambio di Note fra il Ministro degli Affari Esteri d'Italia ed il Ministro di Francia a Roma, circa il modo della consegna a Modane ed a Ventimiglia dei rispettivi nazionali espulsi e rimpatriati.

IL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI

ALL'INCARICATO D'AFFARI DI FRANCIA A ROMA.

Rome, 5 mars 1872.

Monsieur le Marquis,

Mon Collègue au département de l'Intérieur, ayant pu constater que les fonctions des bureaux de police qui devront être établis aux stations de Modane et de Ventimiglia se borneront à la simple vision des passeports, a cru devoir revenir sur les décisions qu'il avait prises précédemment, touchant le système proposé par le Gouvernement de la République pour la remise réciproque des escortés, expulsés et rapatriés, et consent en conséquence à ce que les individus précités qui devront être remis par les autorités de la République à celles du Royaume, soient transportés, aux frais du Gouvernement français, jusqu'à Bardonnèche, tandis que les individus dont la remise, l'expulsion ou le rapatriement seront effectués par le Gouvernement du Roi, seront transportés, aux frais de celui-ci, jusqu'à Modane.

Mon Collègue précité propose en même temps qu'un système analogue soit adopté pour ce qui concerne les opérations de la même nature qui devront s'effectuer à la frontière de Ventimiglia, de telle sorte que les personnes escortées, rapa

triées ou expulsées par le Gouvernement du Roi soient transportées à ses frais jusqu'à Mentone, la France se chargeant de traduire à ses frais jusqu'à Ventimiglia les individus qu'elle aurait à diriger vers l'Italie.

Je vous saurai gré, Monsieur le Marquis, de vouloir bien donner communication au Gouvernement de la République du contenu de la présente, et en vous priant de me faire connaître, en son temps, les décisions qu'il croira prendre touchant le système à adopter en ce qui concerne la frontière de Ventimiglia, je saisis, ecc.

Firm.: VISCONTI-VENOSTA.

IL MINISTRO DI FRANCIA A ROMA

AL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI.

Rome, le 13 avril 1872.

Monsieur le Ministre,

Vous avez bien voulu faire savoir, le 5 mars dernier, à M. le marquis de Sayve que le Gouvernement italien, revenant sur sa proposition d'échanger les escortés, expulsés et rapatriés français et italiens aux stations internationales de Fourneaux-Modane et Ventimille, se ralliait au mode de procéder suivant:

A la frontière du Mont-Cenis les Italiens seront conduits à Bardonnèche et les Français à Modane, aux frais respectifs des deux Etats. Par analogie, à la frontière de Ventimille le Gouvernement italien transportera les Français jusqu'à Menton et recevra à Ventimille ses nationaux expulsés et rapatriés.

Le Chargé d'affaires de France s'était empressé de porter ces nouvelles propositions à la connaissance de M. le comte de Rémusat, qui vient de m'annoncer que M. le

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