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LETTORE,

Se nel numero di coloro tu sei che del poema di Dante fanno loro studio e delizia, ti piaccia accogliere in queste pagine il frutto di diuturne meditazioni, consecrate a rischiarare le immaginazioni e le dottrine di quel misterioso lavoro. È mio principale oggetto il ricercare qual fu il recondito fonte cui l'Alighieri si volse per attigner le une e le altre; quale il segreto magistero per cui, nel costruire la macchina portentosa della Divina Commedia, egli, associandole insieme, impiegò le splendide immaginazioni a velar le profonde dottrine.

Qui troverai raccolto e condensato quanto di più essenziale ne aveva in altre mie opere estesamente ragionato; qui troverai aggiunto e disposto quanto di più importante mi fu da posteriori indagini copiosamente somministrato; maggior concisione in quello che avea già scorto, maggior evidenza per quello che ho poi scoperto; e tutto sì connesso e ordinato da produrre, s'io non m'inganno, una dimostrazione più piena, una illustrazione più completa, riguardo alla SAPIENZA DI DANTE che sotto il nome di BEATRICE DI DANTE ora a reclamar sen viene la tua animadversione.

VI

Questo volume ti presenterà TRE RAGIONAMENTI che han di mira un solo scopo, quasi tre stadj che tendono ad unica meta; ma la meta è sì elevata, che mal può ad essa pervenirsi se non si procede con tre corsi ascendenti, graduali, misurati. Fin dalle prime mosse ti metterò sotto gli occhi gli argomenti di tutti e tre i RAGIONAMENTI, affinchè tu possa con rapido sguardo misurare l'intero cammino che di far ti propongo. Ivi scorger potrai quanto grave sia l'assunto di ciascuna delle tre parti; e se tale a te parrà quale realmente è, converrai meco che sì difficile materia, la qual formò l'occupazione di più secoli, esige economica parcitade in me che imprendo a discuterla, ed intenta considerazione in te che ti fai ad esaminarla.

Per questo motivo, io non ti offro tutti e tre i RAGIONAMENTI in una volta, ma farò che ti appaiano innanzi uno dopo l'altro, in tre diversi periodi. Così potrai avere convenevole spazio ad assicurarti, per tuo proprio scrutinio, se quanto io dico in ciascun di essi sia stabilmente fondato su quegli scritti che andrò allegando, e su quelle teorie che andrò esponendo. Non ti far gabbo di questo mio divisamento, perchè in seguito lo ravviserai dettato da maturità di consiglio.

Vedrai che Dante medesimo scioglierà i più difficili nodi che furon da lui intrecciati; vedrai di qual arte si valse per preparare tutto ciò che alla manifestazione de' suoi arcani si richiede; vedrai in somma che Dante è l'interprete di se stesso. Tu forse or crederai ch'io prometta molto, ma Dante ti darà più di quello ch'io prometto; e confido che, quando sarai giunto al termine

VII

de' TRE RAGIONAMENTI, lo confesserai con le tue proprie labbra. Nell'eccitare in te una grande aspettazione io non temo sentirmi rimproverare di averla delusa. Quanto più hai svolte le carte di quell'unico ingegno per raccorne i mistici documenti, tanto più pregerai il volume che una novella vena or te ne apre davanti.

Vorrei però che ti armassi di sospettosa diffidenza intorno alle cose di maggior momento che udrai da me affermare, e che non solo ti ponessi a riscontrare tutte le citazioni delle opere di Dante, ma pur tutte le allegazioni di altri autori, che mi converrà porre sotto i tuoi sguardi. Questo sarebbe il più efficace mezzo di farti ben ravvisare quanto e qual sia quel divino Alighieri di cui ti professi ammiratore: tu il vedresti crescere a te innanzi di tanto inaspettata grandezza da farti rimaner trasecolato come ad un mortale sia dato sublimarsi a sì immensurabil magnitudine; e con la sua scorta entreresti in quello che egli chiamar solea "secolo immortale."

Non passare sbadatamente sulle analisi che ti parranno più rigide e dottrinali; arrestati anzi su quelle a preferenza. Per esse otterrai la chiave preziosa d'una porta sigillata, per la quale potrai introdurti in un incognito mondo, popolato di meraviglie; e là vagheggerai quasi nuda quell'anima filosofica che finora di poetiche vesti ti si mostrò tutta involta. A serio studio terrà dietro condegno guiderdone. Si tratta di scrutinare per iscoprire il vero, e non di legger per passatempo. Scopo altamente virile è quello che mi proposi e ti propongo; e te l'ho annunziato con le parole di un grande intelletto che ho poste in fronte al volume.

VIII

Incontrerai in alcune di queste pagine le stesse espressioni di cui ho fatto uso nelle mie opere già pubblicate, le quali vertono sulle medesime materie. Essendo questo quasi un sunto di esse, ma con ponderate addizioni, ciò doveva di necessità avvenire. E poteva io far sì che alcune parti più dimostrative, piene di sentenze autorevoli e di citazioni decisive, sulle quali il raziocinio si fonda, non menasser secoloro le stesse formole di dire? Ma sia pur questo un difetto; non mi son curato di evitarlo, e non mi curo di giustificarlo.

Lettore, ove tu faccia un'amichevole accoglienza al RAGIONAMENTO PRIMO, gli altri due si affretteranno con maggiore alacrità a venirti incontro; ed intanto abbi un saggio di loro in questo ch'or ti pongo fra le mani. Sii solerte nel rilevar gli errori ne' quali son caduto, sii ingenuo nel confessar le verità che ho esposte; avvertimi con cortesia degli uni e ti ringrazierò, approfittati con sincerità delle altre e mi ringrazierai. E ti saluto.

LONDRA,

50, CHARLOTTE STREET, PORTLAND PLACE,

il primo di ottobre del 1842.

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