Page images
PDF
EPUB

i buoni stavano in attenzione di questo corriere, e non so come il suo arrivo, reso pubblico, li ha tutti consolati. Mi auguro di cuore che presto e i desideri di Sua Santità e le speranze di tutti i buoni restino appagate.

Non posso giungere a sapere quali passi abbia fatti il Cavagnari verso questo governo. Spero che l'Em. V. avrà ormai ricevuta la risposta ufficiale del sig. abbate Bernier, colla quale mi assicurava per la seconda volta, che il governo non avrebbe mai presa alcuna parte sugli acquisti costi fatti dai Francesi de' beni nazionali'. Un foglio pubblico di Parigi annunzia, che il Santo Padre ha data in appalto ad una società di negozianti la percezione delle pubbliche imposizioni per due milioni e secento mila scudi all'anno. Questa esser deve un' assertiva del Cavagnari, ma quest' assertiva sarà presto smentita 3.

La buona armonia che ha esistito sempre ed esiste fra la Santa Sede e la real corte di Spagna, la devozione che professa al Santo Padre il R. Infante di Parma, erano tutti titoli perchè dovessi esser sollecito di presentarmi al figlio, e felicitarlo sulla nuova sua destinazione. Due volte perciò ho avuto l'onore di esser presentato al medesimo, non meno che alla Real Consorte, che con pari premure mi hanno chieste le notizie di Sua Santità, per la di cui salute e tranquillità mostrano prendere il più vivo interesse. Non si sa ancora quanto sarà per prolungarsi in Parigi il loro soggiorno.

Mi riporto per il di più ai contemporanei miei fogli in numeri, ed umiliando, etc.

(Cultes, Arch. de Caprara).

1 Pièce no 447.

[ocr errors]

Le

La nouvelle était donnée par le J. des Débats du 7 prairial (27 mai). démenti se trouve dans le no du 13 prairial (2 juin). On y lit, sous la rubrique Rome: a Notre pénurie est telle, que les secrétaires mêmes ne sont pas payés, et que, pour fournir aux dépenses les plus urgentes, il faut anticiper sur les revenus de l'année prochaine. Ajoutez à cela les demandes exhorbitantes que forment chaque jour envers le Saint-Siège les acquéreurs de domaines, et les fournisseurs de la ci-devant République française dont un seul ose bien réclamer pour sa part un million 350.000 piastres, et vous vous formerez à peine une idée juste de notre détresse actuelle, et du besoin que nous avons que le gouvernement français veuille bien améliorer notre sort par une mesure définitive. »

Le jeune roi d'Etrurie était arrivé à Paris le soir du lundi 25 mai.

(no 83 en chiffres)

535. Spina à Consalvi.

Parigi 28 [e 30] maggio 1801.

Appena sarà conclusa la trattativa degli affari spirituali, e segnata la convenzione, presenterò le memorie relative agli oggetti temporali, in tutto uniformi alle istruzioni datemi da V. Em., e frattanto alla prima udienza che avrò dal Primo Console, non cesserò di fare a voce le mie rappresentanze e per le Legazioni, e per i compensi, e per l'evacuazione delle truppe, e giacchè non si può vincere costi l'ostinazione della corte di Napoli, anco perchè il Primo Console s'interessi per Benevento, sebbene per l'esperienza ormai acquistata da ciò che è accaduto, non solo a me, da che sono in Parigi, ma a tutti gli altri ministri esteri, non sappia concepire alcuna lusinga che le mie rappresentanze abbiano un felice successo.

Non so ancora convenire, che sia già deciso di dare al re di Sardegna un compenso nelle Legazioni. Forse questo progetto vi è stato ; ma non so indurmi a credere che da alcuna Potenza si soffra la riunione del Piemonte alla Francia, e o non si concluderà mai una pace coll' Inghilterra e colla Russia, o il Piemonte sarà reso sicuramente al suo padrone. Non mi farebbe poi specie che in ultimo venisse voglia al Primo Console di far cedere dal re attuale il regno al duca d'Aosta ; ma credo bene che nè l'uno nè l'altro si arrenderanno a questa condizione.

L'indennità che dar si deve al gran duca di Toscana, è quella che molto mi fa temere. Se conservar si vogliono gli elettorati, ed una parte se non tutti i principati ecclesiastici di Germania, dovendosi delle indennità alla Prussia, alla Baviera ed altri principi, non si sa vedere in qual parte prender si possa l'indennità per il gran duca di Toscana, se non si cerca in Italia. Se depor si volesse l'idea della Cisalpina, tutto protrebbe accomodarsi; ma questa pietra d'inciampo, che rimossa aprirebbe une strada facile ad una pace più solida e generale, si vuol che esista, ed in tal caso temo sempre per le nostre Legazioni. Nulla però io credo

vi sia finora di sistemato, eccettuato il regno di Toscana, del quale il nuovo re anderà ben presto ad essere investito.

Egli, giunto in Parigi lunedì a sera, martedì si portò subito a visitare il Primo Console, col quale ebbe una ben lunga conferenza. Non si sa però ancora se fissata sia la sorte del padre, e se resterà egli al pacifico possesso di Parma e di Piacenza. Non pare verisimile che il figlio accetti un regno altrui, al prezzo di veder spogliato il padre de' suoi legittimi stati; ma pure tutto vi è da temere; nè vi è finora alcuna ben fondata ragione di far sperare il contrario. Pare che si sia deposto il pensiero di dare alla presenza di questo re in Parigi l'éclat che si era immaginato. Se gli si daranno delle feste, non credo che saranno pubbliche. Il disordine accaduto nel teatro di Bordeaux, ove mentre si gridava Vive le roi, alcuno fece eco colla frase A bas le roi, credo servito sia di lezione 1. Egli conserva il titolo di Cte di Livorno, e mentre è trattato da tutti gli Spagnoli col titolo di Maestà, non so se dagli altri ministri esteri sia trattato con questa distinzione. Nel momento che gli fui presentato, credetti di regolare il mio breve discorso in modo da non compromettermi, e insieme da non offenderlo.

Il gran maestro Hompesch continua a scrivere lettere al Primo Console ed al ministro Talleyrand, acciò questo governo, unito alla Spagna, impegnino il Santo Padre a riconoscerlo per gran maestro. Dice che il Santo Padre lo desidera, ed assicura che gode tutto il favore della corte di Vienna. Niuno a me ne ha

1 Cf. Corr. de Nap., no 5586.

Hompesch au P. Consul; Porto di Fermo, 4 mai : « Le cit. Cibon n'aura pas manqué de vous représenter par quelles atroces calomnies on a surpris la religion de S. M. I. feu l'empereur Paul I, et avec quelle violence cet empereur s'opposa à l'exercice de ma dignité. Les circonstances impérieuses du moment enchaînaient toutes mes démarches. La mort de cet empereur ôte cet obstacle; et j'implore avec une ample et pleine confiance, votre protection et votre médiation près du Saint-Siège et de vos illustres alliés, en ma faveur et en faveur de mon Ordre... Nous fondons nos plus grandes espérances sur votre magnanimité et sur la loyauté du gouvernement français, pour réavoir notre chef-lieu, d'où nous pourrons nous rendre utiles aux Puissances protectrices et surtout à la France... » La lettre adressée par Hompesch à Talleyrand porte la même date, et est écrite dans le même sens.

ancora parlato, e credo che il Primo Console sarà costante nella massima, già meco adottata, di procedere in quest' affare con tutta la moderazione. Non dubito che il priorato di Russia farà di tutto, perchè si faccia a Pietroburgo la nuova elezione di un gran maestro. Ma io voglio sperare che quell' imperatore, pregato pafticolarmente da Sua Santità, lascierà che l'Ordine si raduni ove vuole per regolare gli affari della Religione, e Roma certamente sarebbe il luogo per tutti il meno sospetto.

P. S. 30 detto. — Il re di Etruria ricevè grandi applausi ai teatri, ma non si è ancora sentito acclamare in pubblico col nome di Roi. Benchè abbia avuti col Primo Console già due abboccamenti, nulla si dice della sorte del padre, e nulla vi è di preciso.

Le truppe gallo-ispane sono già entrate nel territorio portoghese. Il ministro di Portogallo che veniva a trattare della pace, sbarcato al porto di Lorient, è stato trattenuto, e gli è stato detto di manifestar di là gli ordini dei quali è incaricato dalla sua corte.

La trattativa della pace coll' Inghilterra non pare intermessa. 1 congressi fra il ministro degli affari esteri e quello di Russia sono frequenti. Pare però che la Prussia voglia ora andar colla Russia di concerto, riunirsi all' Inghilterra, e che si procuri d'impedire una più stretta alleanza, che conciliar forse si potrebbe fra l'Austria e la Francia.

Sono assicurato che fin da domenica scorsa fu spedito un corriere a Cacault, acciò assicurasse Sua Santità di esser tranquillo '. (Cultes, Arch. de Caprara).

Il avait été reçu à la Malmaison le 26 et le 28 mai.

Le 16 avril, au moment où les troupes françaises et espagnoles se disposaient à franchir la frontière portugaise, M. de Aranjo s'était embarqué à Lisbonne pour essayer de traiter directement avec le gouvernement français. Le P. Consul apprit, le 13 mai, que l'envoyé portugais avait abordé à Lorient ; il lui avait aussitôt fait notifier que le siège de la négociation devait rester à Madrid, tout en lui faisant connaitre incidemment ses principales exigences envers le Portu gal (Corr. no 5562). M. de Aranjo venait de reprendre la mer.

3 Cette nouvelle était erronée.

536. Spina à Consalvi.

(no 86 en chiffres) Parigi, 28 [e 30] maggio 1801. Posso finalmente parlare all' Em. V. con più dettaglio di quanto si contiene ne' voluminosi fogli ricevuti da Livio, avendoli ormai scifrati e letti. Non ho potuto che veramente ammirare il modo col quale è costì felicemente riuscito di conciliare nel progetto di convenzione, che appagati fossero i desideri del Primo Console, e salve nel tempo istesso, per quanto le dolorose circostanze lo permettono, le regole inviolabili dell' ecclesiastica nostra disciplina. Le istruzioni poi, gli avvertimenti, le animadversioni che formano il corredo del concordato e della bolla, sono così esatte e precise che nulla lasciano a desiderare.

Accennai già all' Em. V. col corriere di domenica, che Livio era giunto alle 3 dopo il mezzo giorno della vigilia di Pentecoste. Si combinò a venir da me il sig. abbate Bernier nel momento appunto che dissigillavo i pieghi, e veniva per annunziarmi l'arrivo del dispaccio di Cacault, col quale avvisava già al Primo Console di esser pronto costì Livio alla partenza, e che il progetto, e la bolla sarebbe stata di tutta sua soddisfazione. Consegnar dovetti immediatamente al sig. abbate Bernier le lettere ad esso dirette, pregandolo di ritornare la sera, nella quale gli avrei comunicato il di più. Sebbene non avessi il tempo di decifrare le istruzioni, mi avvidi bene dalla semplice distinzione de' diversi fogli numerati, e colla rapida lettura che in breve tempo potei fare delle pezze annesse, qual doveva essere la mia condotta. Consegnai dunque al sig. abbate Bernier, che fu ben sollecito a ritornare, il progetto [e] la bolla con un sol puntino', avvertendolo che quello era l'ultimatum di Sua Santità, e che assolutamente non vi era da sperare alcun cambiamento; avvertendolo che la mia plenipotenza, per quanto fosse estesa nei termini, non si estendeva però di più in sostanza che a far uso di qualche sinonimo. Restò contentissimo il sig. abbate Bernier di tutto il lavoro, siccome si mostrò penetratissimo delle lettere ad esso scritte da Sua Santità e da V. Em.

Il difficile era di concertare il modo che tutto messo fosse sotto

Pièce no 400 (voir la 1re note).

« PreviousContinue »