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Mi si dice uscito l'ordine per il ritorno di M. Cacault a Roma, ed egli lo ha ricevuto con questo stesso corriere, onde verrà prestissimo.

Circa le truppe, il ministro della guerra, a cui nel mio partire rinnovai le istanze con un biglietto, mi scrive così: « Je me suis empressé de seconder auprès du Premier Consul les vues de V. Em. Les dispositions qui viennent d'être faites prouveront à Sa Sainteté que le premier désir du gouvernement français est de faire ce qui peut être avantageux au bien de ses Etats. » Sentirò dal sig. generale Murat in dettaglio tali disposizioni. Il Primo Console mi promise di levar le truppe da tutto lo Stato, fuori che dalla sola Ancona, dove per poco tempo ne lascerebbe pochissime, senza niuna nostra spesa.

Quanto alla ratifica, il Primo Console, secondo quello che con questo espresso mi scrive l'abbate Bernier, la desidera efficacissimamente per la festa dell' Assunta, la quale, dice egli, che dopo il voto di Luigi XIII è la festa de' Francesi. Egli vorrebbe che in quel giorno la Francia fosse dichiarata cattolica. Io vedo la cosa quasi impossibile, essendo oggi ai 4. Nondimeno bisogna fare tutti gli sforzi possibili, e perciò interessando troppo che io sia in Roma prima della ratifica, e che possa spiegare le cose e dare alcuni avvisi necessarissimi prima di darla fuori, così, sebbene avessi io deciso di partire da qui dimani sera, ed abbia bisogno di un momento di riposo, e di cura alle gambe che mi sono precipitate a Bologna (dove una carrozza di vettura, che presi per andare ad ossequiare il fratello di Nostro Signore, mi ribaltò e mi rovinò), pure vedendo l'urgenza dell' affare, penso di continuare a rischiare sulla stessa mia salute, e partirò da quà questa notte.

So nel momento che Cacault partirà questa sera medesima, onde mi precederà. Questo stesso mi obbliga a partire in fretta, acciò non succedano incagli con lui. Intanto ardisco di suggerire a V. Em. e a Nostro Signore, che vedendolo prima di me, si contengano con lui in dimostrare gran compiacenza della sottoscrizione del trattato, e gli esternino anche una grande premura nell' occuparsi della sollecitudine dell' esame per la ratifica, la quale gli facciano vedere che dentro i quaranta giorni sarà sbrigata, nè si diano per intesi del desiderio del Console per l'As

sunta. E se egli glielo dice, rispondano che ciò riduce la cosa dai quaranta ai trenta, onde l'abbrevia di troppo, ma che procureranno di fare l'impossibile.

Circa la sostanza, a me pare che su tale ratifica non ci possa cadere difficoltà, non essendomi io dipartito dalle istruzioni ricevute. In voce spiegherò meglio ogni cosa. Intanto è necessario di non aprirsi subito con M. Cacault per condotta di affare, mentre bisogna trarre profitto anche dalla ratifica stessa, come io dimostrerò in voce. Siccome ripeto che con M. Cacault ardisco di consigliare di tenere il contegno di sopra indicato, V. Em. procuri che alla mia venuta Mgor Di Pietro sia in ordine, mentre converrà informare tutti i sig. cardinali, i quali già sento che si lagnino, vedendosi esclusi. V. Em. conosce come vanno queste cose, onde per non averli contrari bisogna contemplarli. Non ho tempo di aggiungere altro, e mi riserbo di tutto dire in voce. Se Nostro Signore non pensa in contrario, io desidererei che alcuni degli Emi, come per esempio Antonelli, e Gerdil, e il decano conoscessero in fonte i miei dispacci su tale affare, per così meglio convincersi che il fare di più è impossibile. Solo all' Emo decano consiglierei che i dispacci non si facessero leggere da lui stesso, ma glieli leggesse Mgor Di Pietro, per non lasciarglieli in mano con rischio che per incuria fossero letti da altri. Per tutti gli altri Emi, crederei che Mgor Di Pietro facesse un foglio' da annettersi al trattato, col quale dimostrasse per quali vie si è potuto giungere dove si è giunti, e l'impossibilità fisica di far di più, e dimostrasse ancora che ciò che si è fatto può approvarsi, e che il non approvarlo, o cambiarlo (ciò che il governo francese non soffrirà) sarebbe una ruina estrema. Dico questo sul supposto che nel fatto da noi in Parigi non ci siano eresie, ciò che certamente non parmi, e me ne assicura il P. Caselli, che si è sottoscritto anch' esso.

Dopo la mia venuta, si può tenere più presto che si può la congregazione generale, e quindi far la ratifica. V. Em. creda a chi

1 On ignore si Mgr Di Pietro a rédigé ce mémoire. Aux Arch. du Vatican on retrouve seulement une série d'extraits des dépêches de Consalvi, classés par ordre de matières sous des rubriques telles que celles-ci : « Sforzi dei nemici della buona causa per impedire la conclusione del trattato; conchiusione della trattativa; Esame dell' affare; Ratifica del trattato; Bolla; Pubblicazione del trattato, etc. >>

sa molte cose che V. Em. e Nostro Signore ancora ignorano, che questo è il miglior piano per tuttii versi; onde quando Nostro Signore non abbia altre viste, prego che così si degni di combinare la cosa. Basta che Mgor Di Pietro abbia fatti i fogli, onde potersi tenere la congregazione subito dopo il mio arrivo, che sarà venerdì mattina, come spero. La congregazione bisognerebbe farla venerdì sera, o sabbato mattina 1.

In somma fretta bacio a V. Em. umilissimamente le mani. (Arch. du Vatican).

718.

Consalvi à Di Pietro.

Firenze, 4 agosto 1801.

Circostanze imperiosissime, e sopraggiunte anche dopo la mia partenza, esigono che la congregazione generale per la ratifica si tenga venerdì sera, o sabbato mattina al più lungo, quando a V. S. non paia altrimenti.

Per fortissime ragioni, io desidererei che si tenesse questo metodo, cioè che per tutti i cardinali ella facesse un foglio in concomitanza del trattato; nel qual foglio mostrasse che si può approvare, e la impossibilità di far meglio, nè di ottener che siammettano cambiamenti (sperando io che nel trattato non si saranno trovate eresie); e questo foglio contenesse ancora il dettaglio dei gradi (per quanto si può) per i quali si è potuto giungere al punto a cui si è giunti, mentre se i sig. cardinali non capiscono questo, non potranno mai giudicare bene della cosa.

Per alcuni poi in specie, come il decano, Antonelli, Gerdil, desidererei che leggessero gli stessi miei fogli, con la sola differenza che al decano non si lascino in mano, sul dubbio che per qualche incuria non si leggessero i suoi familiari, onde glieli vada a leggere lei stesso, con la scusa di portarli agli altri.

Io sarò in Roma, vivo o morto, venerdì, essendo troppo necessaria la mia presenza prima della ratifica.

Questo metodo, che ho indicato, è il migliore per più ragioni; onde salvo un contrario comando di V. S., prego che sia adottato, ed eseguito da lei con quella singolar saviezza e diligenza di cui è fornita. E con tutto rispetto, le bacio teneramente le mani, (Arch. du Vatican).

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719. Jackson à Hawkesbury.

Naples, august 7th 1801.

By the last letters from Rome we hear that cardinal Consalvi was expected to arrive from Paris on the 10th. None of the articles of the convention which had been signed by him have transpired; they are known only of the cardinals and prelates to whom they have been confided, under the strictest secrecy, for their examination previous to their receiving the sanction of the Pope. It is supposed that cardinal Consalvi had gone to the utmost limits of his powers in signing this convention. The moment seems to be arrived for the introduction of some great and radical changes in the gallican church; and notwithstanding all that has lately been said of the firmness of the court of Rome in resisting them, I perceive it is the opinion of persons of the best information that the compliance of the Pope will, however reluctantly, put the seal to them.

His Holiness has appointed Mgor Caleppi to be nuncio to compliment the new king of Etruria, who it is believed will shortly arrive at Florence...

(Record office, Sardinia).

720.- Cacault à Talleyrand.

Rome, 19 thermidor an IX (7 août 1801).

Je suis arrivé à Rome hier soir; le cardinal Consalvi y est arrivé aujourd'hui, à 3 heures du matin.

Je vois avec peine que la ratification ne pourra être à Paris le 15 d'août le travail qui a été organisé ici pour en venir à la ratification dans les formes, exige un temps plus long. J'ai vu ce matin Sa Sainteté, qui m'a fait espérer qu'elle arriverait à Paris dans les huit jours qui suivront la N.-D. d'août.

Le roi de Sardaigne a autorisé l'établissement en Sardaigne de deux couvents de Jésuites. La cour d'Espagne a jugé que c'était dans la vue de préparer une sorte de rétablissement de cet Ordre, et a fait demander au Pape par son ministre de ne favoriser d'aucun bref ces deux couvents 1.

(Aff. étr., Rome, vol. 931).

1 Vargas à Cevallos; Rome, 25 août : En mi carta de 10 de este presente

721. - Doria à Spina.

Roma, 8 agosto 1801.

L' Emo sig. cardinale Consalvi, segretario di stato, arrivò in questa capitale ieri mattina circa le ore 8 italiane'. Il suo viaggio sarebbe stato pienamente felice, se non gli fosse accaduta una ribaltatura in Bologna, per cui ha sofferta una stincatura ad ambedue le gambe, che nel proseguimento del viaggio gli si sono gonfiate. Con tuttocciò non lascia di occuparsi coll' indefessa sua attività degli interessanti affari; ma continuando il gonfiore, i medici per ogni buon riguardo ancora, gli hanno ordinata un'emissione di sangue, e un pò di riposo con fargli guardare il letto, ove però non lascia di occuparsi.

P. S. scorso...

Soggiungo aver ricevuto la sua pregiatissima de' 23

(Cultes, Arch. de Caprara).

722. Cacault à Talleyrand.

Rome, 20 thermidor an IX (8 août 1801).

Pour vous informer de l'état de l'affaire de la ratification du Pape, attendue à Paris, je ne puis mieux faire que de vous transmettre en original la lettre que je viens de recevoir du cardinal Consalvi.

Ce cardinal, étant obligé de garder le lit, Sa Sainteté est venue travailler aujourd'hui chez son secrétaire d'Etat. Il ne sera négligé aucune des formes requises dans une si grande circonstance: mais aussi il n'y aura pas un moment de perdu. Le Sacré Collège entier doit concourir à la ratification: tous les docteurs de premier ordre sont employés et en mouvement. Le SaintPère est dans l'agitation, l'inquiétude et le désir d'une jeune épouse, qui n'ose se réjouir du grand jour de son mariage.

mes yo manifesté á V. E. cuál habia sido la respuesta que el Santo Padre me habia dado, cuando yo, en nombre de S. M., me quejé de que en esta córte se pensase en apoyar la restauracion ó restablecimiento de los ex-Jesuitas, que el rey de Cerdeña intentaba. El secretario de estado de S. S., en su respuesta á mi nota, repite que esta voz es falsa. >>

1 Vers 5 heures du matin.

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