LA DIVINA COMMEDIA1895 |
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26 marzo accenna accidiosi alcuni Alichino anime antichi commentatori avea Barbariccia Beatrice Benv Bocc bolgia Branca d'Oria Buti cammino canto cerchio ch'egli ch'ei ch'io ché ciascun cielo città colpa colui compagni Conv corpo Dante Dante e Virgilio dantesca diavoli dice Diez divina dolore donna duca erano fece figlio figliuolo fior fiorentini Firenze fiume Flegetonte Flegias furono gente Gerione ghibellini girone gridò guarda guelfi Guido imagine inferno innanzi l'altro l'anima l'uno l'uomo Lana loco Lomb Lucifero luogo maestro Malacoda mente messer mondo monte morte nome occhi Ovidio parlare parole passo peccato peccatori piè poco poeti Purg purgatorio quivi quod racconta ragione ricorda ripa salire segg senso sentimento serpente settimo cerchio signore Stazio superbia Tebe terra tosto Ugolino uomini uomo Vanni Fucci vedere vêr verso vidi VIII Villani Virgilio virtú volge volse volte xxvi
Popular passages
Page 19 - 1 mio dir gli fusse grave, In fino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo. Gridando : Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo : I' vegno, per menarvi ali' altra riva Nelle tenebre eterne in caldo, e 'n gielo: E tu, che se...
Page 9 - Empireo ciel per padre eletto. La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.
Page 31 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid...
Page 189 - Quando n' apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta tanto Quanto veduta non n' aveva alcuna '. Noi ci allegrammo ; e tosto tornò in pianto : Che dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe...
Page 4 - Tu se' lo mio maestro e il mio autore : tu se' solo colui, da cui io tolsi lo bello stile, che m
Page 144 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma che le bolle che 1 bollor levava , E gonfiar tutta e riseder...
Page 2 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 478 - O sacrosante Vergini, se fami, Freddi, o vigilie mai per voi soffersi, Cagion mi sprona, ch
Page 299 - 1 popol tuo l' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco ; Ma '1 popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: Io mi sobbarco. Or ti fa' lieta, che tu hai ben onde, Tu ricca, tu con pace, tu con senno : S' io dico ver, l
Page 374 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.