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A S. E. DOMENICO BERTI

DEPUTATO AL PARLAMENTO NAZIONALE

PRIMO SEGRETARIO DI S. M. IL RE

PER IL GRAN MAGISTERO DELL'ORDINE MAURIZIANO

CANCELLIERE DELL'ORDINE DELLA CORONA D'ITALIA

A TE ILLUSTRE DOMENICO BERTI

CHE SEI STATO COSTANTE E TENACE FAUTORE
DELL'INDIPENDENZA ITALIANA

CHE LA PATRIA ILLUSTRASTI

NELLA STORIA NELLA FILOSOFIA NELLA POLITICA E GIÀ MIO COLLEGA IN PARLAMENTO

E AMICO INTIMO

DEDICO IN SEGNO DI PARTICOLARE AFFETTO

ED ALTA STIMA

QUESTO SECONDO VOLUME PARTE PRIMA

DELLE MIE REMINISCENZE STORICHE

IN CUI SI RICORDA

L'ISTITUZIONE ECCEZIONALE

DELL'AMMINISTRAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO

DECRETATA DA VITTORIO EMANUELE I

PER I SUOI STATI DI TERRAFERMA

E COME LA STORIA DELL'AUGUSTA CASA DI SAVOIA

ABBIA ATTINTO PARTE DELLA SUA FORZA

PER L'ITALICO RISORGIMENTO

DALLE VICENDE DEL PUBBLICO DEBITO

AVVERTENZA

Nel 1876 ho stampato alcuni cenni storici su tre importanti amministrazioni dello Stato, quali il Debito pubblico, la Cassa ecclesiastica e la Cassa dei depositi e dei prestiti.

In volume a parte ho stampato altri cenni storici sulla Cassa delle rendite vitalizie per la vecchiaia per la quale il conte di Cavour ebbe ad inviarmi a Parigi per studiarne l'ordinamento presso la Cassa francese « des dépots et des consignations sotto gli auspicii del suo amico Maria Luigi Esquirou De Parieu, vice-presidente del Consiglio di Stato e presidente della Commissione di vigilanza della Cassa delle rendite vitalizie. Il conte di Cavour volea anch'esso trapiantare in Italia tale filantropica istituzione.

"

E disposizioni legislative, regolamentari e tecniche si erano già prediposte, ma la guerra di indipendenza del 1859, e i successivi politici avvenimenti non lasciarono campo ad occuparsi dell'ordinamento dell'importante e benefica istituzione.

Quei cenni storici, compresi in quattro volumi, furono offerti al Parlamento Nazionale, e ne feci quindi omaggio con

apposito indirizzo a stampa, in data del settembre di quell'anno 1876, alla Maestà del Re Vittorio Emanuele, che si degnò farne dimostrare il suo gradimento dal conte Aghemo, capo del suo gabinetto particolare, con lettera del 6 ottobre dello stesso anno, facendovi aggiungere, in contrassegno di tale Alto suo gradimento, il dono d'un gioiello fregiato colle sue Auguste iniziali.

Lo scopo della pubblicazione di que' cenni storici essendo però diretto, essenzialmente, a giustificare l'amministrazione decennale delle tre grandi istituzioni governative del Debito pubblico, della Cassa dei depositi e prestiti e quella parziale della Cassa ecclesiastica, nel 1878, deputato al Parlamento e membro relatore della Commissione di vigilanza sull'amministrazione del Debito pubblico per la gestione dell'anno 1877, raccolsi in un'appendice di 500 pagine la parte esclusivamente storica dei cenni stampati nel 1876, aggiungendovi non poche note storiche e prospetti statistici, compilati dalla Direzione generale del Debito pubblico per gli esercizi dal 1861 a tutto il 1877.

La relazione per l'anno 1877 colla suddetta appendice fu presentata alla Camera dal ministro delle finanze, Agostino Magliani, in tornata del 16 gennaio 1879.

Senonchè la relazione, colla pedissequa appendice, essendo stampata nel formato degli atti parlamentari, e così meno atta ad esser posta a servizio del pubblico, pensai di profittare degli ozi della mia missione orientale, dalla quale mi son ritirato dopo un periodo decennale, e riveduti i cenni storici del 1876 e l'appendice parlamentare del 1878, farne una terza ed ultima edizione colla semplice e modesta intitolazione di Reminiscenze storiche.

Il primo volume, distinto in due parti, fu già pubblicato sin dall'anno scorso. La prima parte del secondo esce alla

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